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Trama Episodio

Al Paradise è stato un programma televisivo trasmesso da RaiUno per tre stagioni dal 12 febbraio 1983 al 29 giugno 1985[2] come varietà in prima serata del sabato. Autori ed ideatori del programma erano il regista Antonello Falqui e Michele Guardì. Realizzato al Teatro delle Vittorie di Roma per le prime due edizioni e agli studi Dear per la terza, il varietà dall'ambientazione circense fu messo in onda su Raiuno da sabato 12 febbraio 1983, condotto da Oreste Lionello (vestito con una bombetta rossa, una giacca e un papillon dello stesso colore, una camicia bianca e un paio di pantaloni neri nelle prime due edizioni e in cilindro azzurro e giacca e papillon dello stesso colore nell'ultima edizione, quando, a differenza dei primi due anni, non chiamava in scena gli ospiti con il fischietto), con Milva, (che cantava Cantare e vai, la sigla di coda della prima edizione del 1983) Heather Parisi, (che cantava Radiostelle, la sigla della prima edizione) e Lara Orfei ai quali si aggiunge il gruppo La Zavorra, sei giovani umoristi cresciuti nel laboratorio di Gigi Proietti. Numerosi gli ospiti celebri pronti ad esibirsi nei ruoli più improbabili e imprevedibili. La sigla di coda del 1984 era "Tutti clowns", cantata dal coro Akademia's Sound e incisa anche sul lato B del 33 giri "Fantastico Rockfeller" della Cinevox. Visto il successo lo show venne riproposto nel 1984 sempre con la conduzione di Lionello affiancato dall'esordiente Franca D'Amato (con lo pseudonimo di Accademia) diviso in tre cicli di 6 puntate ciascuno che vedeva cambiare il cast di primadonna e showgirl: Milva e Bonnie Bianco, le Gemelle Kessler e Sara Carlson, Mariangela Melato e Elisa Scarrone. Tra gli ospiti anche Jerry Lewis, Vivian Reed, Antonello Fassari, Massimo Wertmüller e l'illusionista Arturo Brachetti, per le coreografie di Don Lurio. Un'ultima edizione, di minor successo, venne infine realizzata nel 1985, la sigla di coda "Sky" era cantata da Bonnie Bianco. Sempre in questa edizione del varietà Falqui rispolvera (nel sipario intitolato "Cetra Graffiti") l'originario progetto dei "Promessi sposi", pensata ma mai realizzata, per la "Biblioteca di Studio Uno" del 1964. Nel cast compaiono Virgilio Savona (Alessandro Manzoni), Lucia Mannucci (Agnese), Felice Chiusano (don Abbondio), Tata Giacobetti (Fra Cristoforo), Al Bano e Romina Power (Renzo e Lucia), Gianni Agus (don Rodrigo), Alvaro Vitali (il Griso), Gianni Minà (Azzeccagarbugli), Minnie Minoprio (la Monaca di Monza), Arnoldo Foà (l'Innominato), e Nerina Montagnani (Perpetua), con riferimenti, nella parodia, tutti interni al mondo dello spettacolo e dei mass media, da "Novella 2000" a Sanremo fino al varietà contemporaneo e passato.

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