Un poliziotto scomodo

Trama Episodio

Il detective di polizia Harry Bosch è appostato insieme al collega Jerry Edgar fuori dall'abitazione di un ricercato. Quando il tizio esce di casa, i due lo seguono fino alla stazione della metropolitana: Bosch scende dalla vettura e prosegue il pedinamento a piedi, prendendo lo stesso convoglio e arrivando faccia a faccia con lui in un posto isolato. Bosch impugna la pistola e, convinto che l'uomo stia per estrarre un'arma, fa fuoco uccidendolo. A due anni di distanza dall'episodio, Bosch è sotto processo per eccesso di legittimo intervento, poiché ha sparato a una persona disarmata. Il dipartimento di polizia lo ha scagionato, ma il procedimento civile è viziato da un'opinione pubblica contraria ai soprusi spesso praticati dai poliziotti. Bosch è chiamato al banco dei testimoni, dove il procuratore Chandler gli fa ammettere di aver festeggiato la morte del ricercato con i colleghi, come avviene usualmente nei cosiddetti k-party. Siccome il processo riprende il successivo lunedì e non intende restare con le mani in mano per tutto il fine settimana, Bosch regala i biglietti di una partita di baseball a due colleghi (soprannominati Stanlio & Ollio) e si fa mettere di turno assieme a Edgar. Il tenente, pur ammettendo di essere dalla sua parte, gli ricorda che è sospeso dal lavoro fino al verdetto. Mentre sta studiando il cadavere di una donna morta alla guida della sua auto, Bosch riceve la telefonata dal centralino che lo informa del ritrovamento di un osso umano: a classificarlo è stato il padrone dell'animale, un medico in pensione, che dice senza esitazione essere di un bambino. Bosch fa la conoscenza della poliziotta Julia Brasher, la collega che è stata allertata dal ritrovamento dell'osso, e ne resta attratto. Guidato dal cane, Bosch rinviene altri resti umani e isola la zona: i poliziotti portano alla luce altri resti umani, appartenenti alla stessa persona, ribattezzando il caso "città delle ossa". Come se non bastasse, Bosch è pedinato dal giornalista Nate Tyler del Times, che sta seguendo anche il suo processo e vuole l'esclusiva sulla storia prima che sia resa pubblica. Per staccare dalla macabra scoperta, Bosch invita Julia al bar per conoscerla meglio: la donna, a dispetto dell'età matura, è entrata da poco in polizia perché prima ha lavorato come avvocato nello studio legale di famiglia. Alla ripresa del processo, Chandler gioca una carta nascosta per incastrare Bosch: il suo passato. Infatti, il detective è figlio di una prostituta, uccisa quando lui aveva 12 anni, e da quel momento ha dovuto attraversare la trafila di orfanatrofi e famiglie affidatarie: il caso della madre non è mai stato risolto, quindi Chandler instilla nei giurati il dubbio che Bosch possa nutrire un desiderio di vendetta nei confronti di tutti i magnaccia, esattamente come la vittima del processo in corso. Conclusa l'udienza, Bosch ed Edgar si recano all'obitorio con il dottore per analizzare le ossa rinvenute nel bosco: la vittima aveva sui 12-13 anni ed è morta nel 1989, con parecchi segni di traumi dovuti ad abusi reiterati. Bosch si precipita in bagno sconvolto, avendo rivissuto la stessa sorte che da piccolo gli è toccata con il compagno della madre.

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