Scrittori per un anno

Trama Episodio

Il 27 giugno 2003 moriva a Milano Giuseppe Pontiggia. Vi presentiamo un ampio autoritratto dello scrittore realizzato per il programma Scrittori per un anno. Si parla di scacchi, di sogni, di studio, di scrittura, di lettura, di scuola, di ricordi. Pontiggia mostra il suo studio e la sua biblioteca che contiene ventottomila libri: "la presenza dei libri è qualcosa di vivo", sostiene qui. Giuseppe Pontiggia nasce a Como il 25 settembre 1934. A diciassette anni, ultimato il Liceo classico, inizia a lavorare in banca. Prende parte fin dalla fondazione (1956) alla redazione del "Verri", rivista d'avanguardia diretta da Luciano Anceschi, che pubblica nel 1959, nei suoi "Quaderni", La morte in banca insieme con cinque racconti. Nello stesso anno si laurea all'Università Cattolica di Milano con una tesi sulla tecnica narrativa di Italo Svevo. Lasciata la banca nel 1961, si dedica all'insegnamento serale: l'ampio tempo libero gli consente di approfondire letture, interessi ed esperienze in molteplici direzioni. A metà degli anni Sessanta inizia la collaborazione con Adelphi - con cui pubblica nel 1968 L'arte della fuga, e in seguito con Mondadori - per cui cura, sin dal primo numero nel 1961, " l'Almanacco dello Specchio". Svolge attività saggistica e critica, occupandosi di autori classici e di moderni e contemporanei e negli anni Novanta dà vita a una scuola di scrittura creativa. Giuseppe Pontiggia muore a Milano il 27 giugno 2003, ancora in piena attività sia creativa sia umana.

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