La vera natura di Caravaggio

  • Genere: Arte
  • Uscita: 2016
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Non in programmazione

Trama

Nella polvere. La notte del 28 maggio 1606 Caravaggio uccide Ranuccio Tommasoni e fugge da Roma per non tornarci più. Un evento che cambia il corso della sua vita, ma anche la storia della pittura moderna. Prima della fuga, in un periodo molto fecondo, l'artista realizza quadri memorabili, ma che non sempre incontrano il favore dei committenti. Lo racconta il professor Tomaso Montanari nel nuovo episodio della serie "La vera natura di Caravaggio". Per Santa Maria della Scala, a Trastevere, dipinge una Morte della Vergine che i carmelitani rifiutano, forse perché la Madonna vi appare priva di "decoro". Accanto alle grandi pale, i quadri di devozione, sacri, ma da galleria: San Girolamo nello studio, forse dipinto per Scipione Borghese; San Girolamo penitente che oggi è a Monserrat, in Catalogna; San Francesco in meditazione, di cui circolano diverse versioni e il San Giovannino della collezione di Palazzo Corsini. Nei primi mesi del 1606, mentre continua la sua dissennata vita notturna, tra risse, scontri e denunce alla polizia, Caravaggio dipinge una delle sue opere più belle: la Madonna dei Palafrenieri. Una grande pala che doveva decorare un altare della nuova San Pietro, ma che testa in basilica un solo giorno. Per Caravaggio è uno scacco, che però vive da lontano, perché ormai è partito da Roma. Ma chi è che non lo vuole? Per quali ragioni? Possiamo solo fare delle ipotesi. Le fonti danno versioni assai diverse. Di certo la modella che presta il suo volto e il suo corpo alla Madonna è la stessa Lena Tognetti già dipinta da Caravaggio nella Madonna dei Pellegrini; forse è lo stesso anche Gesù, solo un po' cresciuto. Probabilmente è qui che va cercato il motivo del rifiuto: era intollerabile vedere su un altare di San Pietro una prostituta che si poteva incontrate a Piazza Navona, una Maria vergine molto poco vergine, con un figlio irrequieto e completamente nudo. Due modelli presi dalla strada e proiettati su un altare di San Pietro. Qualcosa che non si poteva fare e che infatti e non si fece.

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