La maschera e l'incubo

Michael Radin si reca dallo psichiatra Dr. Barnes, al quale narra una fantastica storia di incubi nel corso dei quali ritiene di aver ucciso una ragazza, ed afferma di essere sotto l'influenza malefica di una maschera rituale da lui rinvenuta durante gli scavi di un'antica città. Tornato a casa, spedisce la maschera al Dr. Barnes e si uccide. Il tenente Martin, incaricato delle indagini, constata la sparizione della maschera dall'abitazione di Radin e, preoccupato, si reca ad interrogare lo psichiatra, il quale gli accenna la fantastica storia del suo cliente. Frattanto, la maschera viene recapitata a Barnes, il quale, noncurante dei consigli della fidanzata, Pam, la indossa. Comincia allora per lui una strana crisi di paurose allucinazioni e di terrificanti visioni, per cui Pam, terrorizzata, si impadronisce della maschera e la riconsegna al museo a cui appartiene. Barnes, riavutosi dallo choc, si reca al museo e riesce a riprendere la maschera; ancora una volta la indossa ed è nuovamente atterrito dagli incubi paurosi. Colto da improvvisa mania omicida, trova una scusa per riaccompagnare a casa la segretaria e, strada facendo, tenta di strangolarla. Riavutosi dalla crisi e resosi conto del suo preoccupante stato di salute, chiede aiuto ad un amico, il Dr. Quincey, a cui confessa l'accaduto. Tuttavia ancora una volta, vinto dalla orribile mania omicida, tenta di uccidere la segretaria che riesce a liberarsi da lui, fuggendo. Sconvolto, torna a casa di Quincey e ancora sotto il malefico influsso della maschera cerca di uccidere Pam, ma il tenente Martin giunge appena in tempo per fermarlo.