Due imbroglioni e mezzo

Gina e Lello sono due coniugi truffatori che si ritrovano, durante la messa a segno di un colpo sulla costiera amalfitana, a dover fare da baby sitter a un bambino di circa 10 anni, Nino. Il bambino, che si trovava nella macchina che i due hanno rubato, sfrutta la situazione del "rapito" a suo vantaggio, per tentare di far riappacificare i suoi genitori che stanno per separarsi. Lello e Gina, stando col piccolo, man mano si affezionano a lui, e tra i tre nascerà un rapporto di complicità che li porterà a vivere una serie di avventure e compiendo la loro truffa chiamata: "il bidone dello svizzero" che vede Lello nella parte di un ricco svizzero produttore della cioccolata. Intanto un commissario di polizia, chiamato dai genitori di Nino, inseguirà i tre "fuggiaschi". Lello e Gina truffano molta gente accumulando una grande somma di denaro; pensando di farla franca non si aspettavano che due loschi individui, sentendo la storia del ricco svizzero, decidessero di rapire Nino pensando che fosse il figlio del milionario, e chiedendo loro un riscatto. I due truffatori decideranno di chiamare la polizia senza sapere che il commissario sta già venendo, e trovandoli non perde tempo e gli mette le manette, ma pensando che sono solo due intermediari li lascia in hotel sotto sorveglianza. Lello e Gina decidono di pagare il riscatto chiesto e liberare Nino. Riescono a far catturare i due rapitori e a liberare Nino ma finiscono in galera lo stesso. 6 mesi dopo, usciti di galera, vanno a trovare Nino e scoprono che i soldi presi ai rapitori prima del loro arresto e dati al bambino sono serviti da caparra per far aprire il ristorante al padre. Padre e madre di Nino sono separati e i due truffatori decidono di cambiare vita e si trovano a lavorare come domestici per una ricca coppia francese.