Uno, anzi due

Maurizio è un uomo sull'orlo della disperazione, anzi sull'orlo di Ponte Milvio, deciso a buttarsi di sotto e farla finita. Un venditore ambulante lo nota e cerca di impedirglielo. A lui, e a tutti i passanti che si sono fermati per aiutarlo, Maurizio racconta il motivo che lo ha portato lì dove si trova adesso: sposato con figli e proprietario di un bar, alla morte del padre scopre che il locale è pieno di debiti. Inoltre, anche la casa che credeva di proprietà in realtà non è sua. Vende, quindi, il bar ai cinesi per pagare i debiti, ma rimane con pochissimi soldi e viene comunque sfrattato. Pur di non ammettere il fallimento della sua intera vita davanti alla famiglia, costruisce bugie su bugie, fino alla decisione di compiere il gesto estremo.